Costituendo un raffinamento della concezione monodiana relativa al passaggio dell'informazione dai geni alle proteine in modo univoco, la presente dissertazione, ripercorrendo le fasi salienti dell'entusiasmante vicenda della Genetica, mostra come tale carattere di univocità, così come disegnato da Monod, venga oggi messo in crisi dal dibattito ancora in corso circa i risultati imprevisti ottenuti dalle ricerche relative all'HGP, i quali hanno favorito la nascita di una nuova fase di studio: la Genomica funzionale. Fox Keller, infatti, mettendo in luce l'esigenza della circolarità continua tra strutture proteiche e nucleotidiche, introduce mutamenti profondi per quel che concerne il concetto di programma genetico ed individua altresì il compito della ricerca contemporanea nella circolarità. Questo lavoro, dunque, costituisce un tentativo di rivisitare la dottrina monodiana della morfogenesi autonoma, ovvero quel meccanismo spontaneo da cui scaturisce la morfologia di ogni organismo vivente, alla luce dei nuovi scenari aperti dallo studio del significato in Biologia.” (Testo tratto dalla presentazione del libro)

Capitolo 1. J. Monod: Il caso e la necessità

1.1 La dottrina della morfogenesi autonoma

1.2 Gli oggetti strani

1.3 Gratuità dei processi cellulari e programma genetico

1.4 Il codice genetico

Capitolo 2. La genomica funzionale

2.1 La Genomica

2.2 Significato biologico e programmi distribuiti

2.3 La Bioinformatica

Capitolo 3. Biologia ed Epistemologia: “la sfida della complessità”

3.1 Simulazione informatica e vita artificiale

3.2 Le frontiere della conoscenza

Bibliografia